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LA VENEZIA DELL'AFRICA *

3 dicembre 2009 giovedi'
Piero e io ci dividiamo dal gruppo per ritrovarci a Bamako il giorno del rientro.
Ci aspettano incontri con esponenti del Rotary di Mopti e Bamako, per un'eventuale collaborazione per finanziare la costruzione di pozzi, e una sosta da un Padre Bianco che vive da circa 30 anni in Mali; attualmente e' in una missione a Kolongotomo, nei pressi di Segou.
Dopo villaggi e piste polverose ci troviamo, dopo circa un'ora e trenta di strada asfaltata in direzione nord-ovest da Bandiagara, a Mopti situato alla confluenza del Niger e del Bani (affluente).
Il giovedi' e' giorno di mercato a Mopti e noi vogliamo prendervi parte.
Sulle sponde del fiume, nella zona del porto, e' un frenetico arrivare e partire di pirogues e pinasses che scaricano persone e oggetti per poi ripartire cariche di nuove merci.
A sinistra del Bar Bozo, (dalla sua bella terrazza si puo' assistere all'animata vita fluviale) vi e' un grande cantiere nautico per la costruzione delle pinasses. Da qui e' facile trovare imbarcazioni (pirogues o pinasses) per visitare le numerose isolette abitate principalmente dai pescatori Bozos e dai nomadi Peuls.
Il frenetico e variopinto mercato di Mopti, e' invaso dal forte odore pungente proveniente da cumuli di pesce di fiume essiccato o affumicato, da spezie, frutta e verdura, sacchi di riso del delta, cipolle dei pays Dogon, tessuti, animali, ceramiche, calebasses e lastre di sale provenienti dal nord del paese.
Terminiamo la giornata riguardando la documentazione per l'incontro dell'indomani col presidente del Rotary di Mopti e cenando con sorgo e legumi a Sévaré.

*Cosi' e' soprannominata Mopti

lasciamo Bandiagara
Mopti: cantiere nautico
mercato del giovedì: lastre di sale ...
... pesci affumicati
pirogue e pinasse
pirogues
pinasses
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