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LA PROVINCIA DI COMO



Da "LA PROVINCIA DI COMO" del 19 novembre 2009 a cura di Gianpiero Riva riportiamo:




PORTANO L'ACQUA IN AFRICA




«Edodé» ha già finanziato un pozzo per ciascun membro




DOMASO (Gp. R.) - È probabilmente la più piccola associazione esistente in territorio lariano, ma i suoi obiettivi e i risultati sono davvero grandi, così come il continente verso cui tende la mano, l'Africa. Edodé, sorta nel 2008, è composta di sole cinque persone: Pietro Acone (presidente), sua moglie Elisabetta (vicepresidente), Tina Flora Acone (tesoriere), Vincenzo Acone e Antonio Albonico. Cinque, proprio come i pozzi già finanziati e realizzati nei villaggi africani più bisognosi. Domenica 22 novembre, in vista di un'imminente partenza per il Mali da parte dei coniugi Acone, i volontari della parrocchia di Domaso promuoveranno una vendita di torte in oratorio: il ricavato verrà consegnato a Edodé. Pietro ed Elisabetta sono stati in Uganda nel 2005 e hanno collaborato all'apertura di una clinica per la cura dell'Aids nei pressi di Kampala: da quel momento il legame con l'Africa è diventato sempre più saldo.

Un progetto a favore di pesone mutilate nell'ospedale regionale di Arua del West Nile ha consentito loro di conoscere il mondo della cooperazione umanitaria e di toccare con mano le enormi difficoltà: «Ci siamo dati da fare per assicurare l'acqua potabile nei villaggi che ne sono sprovvisti - afferma Elisabetta Mercurio -. Abbiamo iniziato a lavorare in Mali, dove io e mio marito ci siamo recati nel febbraio 2008 per individuare le zone più bisognose. I primi interventi hanno riguardato due grossi pozzi, interamente finanziati da Edodé, per i villaggi di Tou e Dari Peul». Tutti i contributi raccolti vengono spesi solo per gli interventi, i costi delle trasferte dei soci in Mali sono a carico degli stessi. Sul sito (www.edodeonlus.it) sono documentati uscite e interventi. A Edodé (codice fiscale 93010500135) si può anche donare il cinque per mille in fase di compilazione della denuncia dei redditi, contribuendo così a garantire il diritto all'acqua a chi ancora non ce l'ha.

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