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IL BARRAGE
04 dicembre 2012 martedìLa sveglia è all’alba per partecipare alla preghiera del mattino. Facciamo colazione e con don Angelo andiamo al barrage dove numerosi operai sono impegnati nei lavori di finitura.
L’opera, veramente notevole e imponente, sorge a 3 km dal villaggio di Mogodé (963 m di altitudine), dipartimento di Mayo -Tsanaga, nella regione dell’estremo nord del Camerun.
Durante la stagione delle piogge (giugno-ottobre) una parte dell’acqua si infiltra nel sottosuolo e un'altra scorre superficialmente formando torrenti e fiumi. Circa 40 anni fa venne costruito uno sbarramento a sfioro (cosiddetto barrage) dando vita a un invaso artificiale che costituì, per un breve periodo, una riserva per la stagione secca. Tale sbarramento, lungo m 55 e alto 4, non ha retto alla pressione dell’acqua perché ancorato al terreno sabbioso senza adeguati rinforzi.
Circa trenta uomini locali stanno lavorando nel cantiere dal mese di dicembre 2011. Dapprima per demolire il vecchio barrage e, successivamente, per ricostruirne un altro, il nostro, poco piĂą a valle.
Il nuovo sbarramento darà vita a un bacino artificiale di 42.000 mc d’acqua e allo stesso tempo alimenterà le sorgenti e le falde idrauliche evitando che i pozzi, a monte e a valle, si prosciughino.
Col nuovo bacino verrà ridotto lo spreco di tempo ed energie per l’approvvigionamento, evitando così a donne e bambini di percorrere lunghe distanze per rifornirsi d'acqua.
La presenza di acqua, di qualitĂ accettabile, ridurrĂ in modo significativo le malattie, grazie a una maggior igiene, creerĂ un maggior sviluppo delle attivitĂ agricole alimentandone lo scambio e favorirĂ anche la pastorizia.
Quindicimila persone, tanti sono gli abitanti del villaggio di Mogodé e dei quartieri limitrofi, potranno usufruire di questa riserva idrica.
Il nuovo complesso è costituito da due sbarramenti. Quello principale, di 6 m di altezza, costruito in muratura (pietre) e calcestruzzo perpendicolarmente al corso d’acqua, avrà il compito, durante la stagione delle piogge (maggio/ottobre), di trattenere il flusso delle acque. Quello secondario, sulla riva destra (avendo alle spalle l’acqua di scorrimento), è realizzato in terra e rivestito da un mantello di protezione in pietre riversate alla rinfusa.
Quest’ultimo lavoro, ancora da ultimare, è effettuato gratuitamente dalla popolazione con la supervisione del comitato di gestione del bacino e del progettista/direttore dei lavori Ing. Tchappi Thiaha Antoine di Yaoundé.
La diga principale, a scala, preventivata in 120 m di lunghezza, si estende ora in cresta per 213,32 m.
Ha una larghezza in cresta di m 1,50, lo spessore alla base di m 5,50 e una fondazione impermeabile che nella parte centrale scende a 6 m di profondità . La parete a monte è verticale; quella a valle è a scala con gradoni di cm 80 di profondità e cm 100 di alzata; al centro vi sono due sfioratori larghi m 4,50. Un’apertura di fondo, con sezione di cm 80 per lato e munita di paratoia a monte, permette di svuotare la diga in caso di bisogno. A valle, dei tubi canalizzeranno l’acqua in vasche per abbeverare gli animali evitando contaminazione dell’invaso.
Lo sbarramento secondario ha una lunghezza di m 76 con una larghezza in cresta di m 4,40, uno spessore alla base di m 12,70 e un’altezza di m 2.
La lunghezza totale del bacino artificiale, il cui fondo è stato mantenuto in terra locale, è simile alla misura dello sbarramento principale.
Oltre alle dimensioni dello sbarramento principale, è aumentato anche il preventivo che a consuntivo si avvicinerà a 270.000,00 euro.