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RIENTRO NELLA CAPITALE

23 novembre 2008 domenica
Ore 6: mi sottopongo alla fase terminale di fissatura della decorazione, con un impacco di cenere, dell’anello e del fiore sul polso.
Alle 7.30 Piero, Tommy, Hamoje e io, prendiamo la via per Bamako lasciando a Carlo e Fulvio la continuazione dei sopralluoghi nei villaggi.
Il lungo viaggio di trasferimento viene interrotto, quasi immediatamente, a Sévaré per un guasto al radiatore dell’auto. Riprendiamo nuovamente la grande strada asfaltata per Yangasso, Ségou facendo qualche sosta per mangiare, per raccogliere rametti per la pulizia dentale di Hamoje (imitato da Tommy) e per una breve tappa al mercato locale già visitato la domenica precedente.
Lungo la strada, all’imbrunire, vediamo nei villaggi le donne che accendono il fuoco per cucinare e alcune luci fioche delle lampade a petrolio.
L’ingresso a Bamako ci viene segnalato, sul lato sinistro della strada, dalle moderne e molteplici casette a schiera, dipinte di bianco, giallo e blu.
Caos, traffico, smog: siamo a Bamako!
Attraversiamo il Niger sul Pont du Roi Fahd, passiamo accanto al Palais de La Culture, alla Torre BCEAO, alla place de la Liberté e a un quartiere residenziale con belle ville.
E cosa rappresenta quell’ enorme ippopotamo, che regge il pallone, sul divisorio del grande viale che stiamo percorrendo?!?
Una sosta all’Hôtel Hanadi per una doccia e cena nell’affascinante e raffinato San Toro a gustare cibi e deliziosi succhi di frutta, uniche bevande ammesse perché non si servono alcolici, tra le note della kora (tradizionale strumento musicale con più di venti corde - un incrocio tra arpa e liuto con la cassa di risonanza costituita da una mezza zucca svuotata e rivestita di pelle di animale).
Le pareti del locale ricordano una galleria d’arte e una visita alla toilette è d’obbligo per dare un’occhiata ai quadri che l’arredano.
Hotel Toguna: ... "à la prochaine fois!"
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